Torna all'indice del n° 9 - novembre 2001

 

Un passo avanti

 

Chiunque ne siano gli autori, con gli attentati di martedì 11 settembre l’umanità ha varcato un’altra soglia nella marcia verso lo scioglimento del groviglio inestricabile di contraddizioni in cui il capitalismo ci ha portato e ha incominciato a delinearsi la via attraverso cui le masse popolari americane assumeranno il ruolo che è indispensabile svolgano nello scioglimento del dramma: gli imperialisti non riescono più a tenerle lontano dal fronte della guerra in modo da servirsene come retrovia, fonte di risorse e di uomini per le loro imprese brigantesche nel mondo.

Proprio per questo è indispensabile che noi comunisti non ci lasciamo prendere dallo smarrimento di fronte ad avvenimenti che “non avremmo mai immaginato potessero succedere” né dal panico di fronte alla nuova furia omicida con cui gli imperialisti americani, la loro appendice sionista e gli altri gruppi imperialisti al loro rimorchio aggiungono nuove vittime alle decine di migliaia che il loro ordinamento sociale e i loro intrighi fanno ogni giorno nel mondo. Detto con le espressioni di Marx ed Engels (Manifesto del partito comunista, 1848), adattate alle condizioni attuali, è questo il momento per i comunisti di dimostrare di essere in ogni paese la parte più risoluta del movimento antimperialista che monta in ogni angolo del mondo e di mettere al servizio di tutto questo movimento il vantaggio di conoscere “le condizioni, l’andamento e i risultati generali del movimento” stesso. L’indignazione e lo sdegno che agita ogni persona onesta contro i nuovi crimini che la borghesia imperialista compie, dobbiamo tradurli in rinnovato vigore della nostra lotta per porre fine al suo dominio: in una maggiore capacità di mobilitazione e di direzione delle forze ad essa antagoniste e di mobilitazione delle forze di riserva che possono contribuire alla sua sconfitta.

Con gli attentati di martedì 11 settembre ha fatto un passo avanti anche la guerra, non dichiarata ma carica di distruzioni materiali e morali e di vittime, che la borghesia imperialista per valorizzare i suoi capitali conduce ogni giorno contro le masse popolari di tutto il mondo. Ă