Torna all'indice del n° 9 - novembre 2001

 

LÂ’attivitĂ  di affissione del Comitato Stella Rossa

 

Le affissioni e le scritte murali sono per tutto il movimento comunista un aspetto importante di propaganda. In questa fase di costruzione del nuovo partito comunista nel nostro paese rivestono un ruolo specifico.

In primo luogo portano ai comunisti e ai lavoratori avanzati, spesso isolati e sottoposti alla martellante campagna disfattista della borghesia che dice che “il comunismo è morto”, il messaggio che vi sono altri che non solo la pensano come loro, ma che si sono anche organizzati e si danno da fare.

In secondo luogo servono a far conoscere lÂ’esistenza dellÂ’organizzazione che sviluppa e dirige lÂ’attivitĂ  di ricostruzione del partito, a far conoscere le caratteristiche di questo lavoro, a stimolare altri compagni a seguire lÂ’esempio, a rispondere allÂ’appello a dare un contributo alla ricostruzione, ad aderire al lavoro.

In terzo luogo servono a far conoscere gli obiettivi che il nuovo partito comunista si pone, la strada attraverso cui raggiungerli, a illustrare lÂ’esperienza del movimento comunista a sostegno di quella strada e a illustrare e sostenere la natura del partito necessaria a percorrere quella strada.

Infine sono utili anche per denunciare le caratteristiche nefaste del regime attuale, i danni generati dalla direzione della borghesia imperialista sulla società, la superiorità  del regime socialista e del comunismo rispetto al capitalismo.

Il Comitato Stella Rossa (CSR) è uno dei comitati formatisi a seguito dell’appello lanciato dalla CP (vedi La Voce n.1 e seguenti), si occupa anche di affissioni e di scritte murali e sta accumulando un’esperienza che ritiene utile far conoscere ai lettori della rivista e quindi anche agli altri comitati.

La natura clandestina del Comitato influisce in modo determinante su queste attivitĂ . Nello svolgerle dobbiamo salvaguardare il carattere clandestino del Comitato. A questo scopo molti sono gli accorgimenti che occorre prendere.

In varie cittĂ  italiane sono apparse, negli ultimi due anni, diverse locandine riproducenti articoli, parole dÂ’ordine, volantini che la rivista La Voce invita a riprodurre e diffondere. Il nostro Comitato ha fatto la sua parte riproducendo parti della rivista oppure testi prodotti dal Comitato stesso e legati a situazioni specifiche, come il sostegno a lotte operaie.

In questa lettera vogliamo trattare in particolare dell'attivitĂ  di affissione del nostro comitato.

Preparazione del materiale

1. I manifesti o locandine

Il lavoro di affissione richiede unÂ’accurata preparazione.

Il contenuto della propaganda (il testo dei manifesti o delle locandine) è fondamentale. Il comitato deve discutere a fondo e decidere cosa diffondere, che propaganda o agitazione fare. Deve quindi aver chiaro l'obiettivo che si pone con quell'attività specifica e scegliere luoghi, tempi e modalità in funzione del raggiungimento di quell'obiettivo. Anche la preparazione del materiale di propaganda è quindi occasione di formazione politica.

In ogni manifesto o locandina deve sempre essere posta la firma: noi ci firmiamo "Comitato Stella Rossa del (n)PCI". Ogni idea ha un padre e una madre: non basta dire che si vuole ricostruire un partito comunista, occorre anche dichiarare chi siamo e quale partito vogliamo ricostruire.

Le locandine devono essere realizzate utilizzando stampanti (se si usa il computer) che non presentino difetti particolari individuabili (non vanno bene le stampanti ad aghi o quelle a getto dÂ’inchiostro che abbiano una stampa imperfetta). Devono poi essere riprodotte in proprio ma con una fotocopiatrice che non viene utilizzata per altre attivitĂ  legali, per evitare che un eventuale controllo delle forze della repressione (FdR) riconosca la fotocopiatrice. Oppure possono essere riprodotte presso copisterie che permettano il “fai da te”, per evitare che i commessi mettano gli occhi sul materiale. In ogni caso occorre fare attenzione che questo non avvenga anche quando si fa da sĂ©. Meglio se questo lavoro viene svolto in una cittĂ  diversa dalla propria. Ă