Indice de La Voce n.7

Sul terreno delle Forze Soggettive della Rivoluzione Socialista

 

Legare i lavoratori avanzati al lavoro di

ricostruzione del partito comunista o limitare il loro impegno agli interessi immediati dei lavoratori?

Fare di ogni lotta rivendicativa una scuola di

comunismo o occuparsi degli interessi immediati della classe operaia per distoglierla dal comunismo e dalla ricostruzione del partito?

 

La ricostruzione del partito comunista è oggi il centro della lotta tra la classe operaia e la borghesia imperialista. Bisogna guardare e valutare ogni iniziativa delle FSRS e della borghesia imperialista e ogni avvenimento dal punto di vista della ricostruzione del partito comunista.

La resistenza delle masse popolari al procedere della crisi del capitalismo è anzitutto, alla sua larga base, un movimento spontaneo ed elementare, un terreno per così dire ancora neutro. Su di esso da un lato agisce la borghesia imperialista per smorzare, dividere, distogliere, raccogliere forze per la mobilitazione reazionaria delle masse, dall’altro agiscono i comunisti.

Gli elementi delle masse che nella resistenza cominciano ad acquistare influenza sociale, a fare piani e prendere iniziative si trasformano in lavoratori avanzati e FSRS, a secondo del loro orientamento e del livello della loro attivitĂ . NellÂ’azione delle vecchie e delle nuove FSRS bisogna distinguere ciò che è utile alla ricostruzione del partito e ciò che è di ostacolo o sottrae energie alla ricostruzione del partito. Nella lotta con le FSRS che ne consegue, non bisogna porre in primo piano il fatto che molte iniziative di massa delle FSRS antipartito hanno comunque anche un aspetto positivo perchĂ© per una parte delle masse sono occasione di mobilitazione e di aggregazione e unÂ’esperienza di lotta. Nel lavoro di massa occorre trarre vantaggio da questo lato positivo, ma nel lavoro con le FSRS occorre considerare principale il ruolo che ognuna di esse svolge ai fini della ricostruzione del partito. Si profila una fase di ripresa delle lotte rivendicative e di difesa dei lavoratori, in particolare dei lavoratori delle grandi aziende: gli scioperi alla FIAT ne sono lÂ’emblema. La borghesia attacca e attaccherĂ  su larga scala nei prossimi mesi, quale che sia il governo in carica, proprio i lavoratori delle grandi e medie aziende, quelli ancora con CCNL e Statuto dei lavoratori: Fazio è lÂ’animatore dellÂ’attacco e il Vaticano il suo centro dirigente. Ă