La Voce

Indice del La Voce n. 6

 

Aspiranti polisti

”La scelta di Rifondazione Comunista di stabilire accordi con il centro-sinistra in tutte le regioni (ad esclusione della Toscana) merita una riflessione specifica. In primo luogo questa scelta ... ha depotenziato le possibilità di rompere - a sinistra - la gabbia del bipolarismo. In secondo luogo rivela che il PRC ha una possibilità di tenuta elettorale solo se si accorda con il centro-sinistra ... Infine la scelta del PRC di accordarsi con il centro-sinistra era stata la molla scatenante per la presentazione di liste di sinistra alternative nelle regioni dove è stato possibile (Emilia e Campania, mentre i tentativi nel Lazio e in Lombardia si sono infranti sullo scoglio delle firme). Il risultato di queste liste (oscillante tra lo 0.2 e lo 0.4%) insieme al crollo della lista Bonino e al risultato del Partito Umanista, nonostante gli abbondanti spazi televisivi di cui pure avevano potuto godere, dimostrano tutte le difficoltà di rottura dello schema bipolarista. Il progetto di costruzione di un terzo polo politico e sociale antagonista ha potuto verificare “sul campo” quanto ancora sia complicato produrre una alternativa politica visibile e credibile. Essa è rimasta schiacciata non solo dal bipolarismo ma anche dalla polarizzazione tra questo e l’astensionismo che in molti casi ha coinciso sul piano dei settori sociali e dell’orientamento politico con i possibili interlocutori di un terzo polo”.

(Dal commento sulle elezioni regionali di aprile 2000 UnÂ’assenza assordante di Contropiano, anno 8 n. 2, giugno 2000)

 

Commento della redazione di La Voce

 

Il lamento del parlamentarista deluso contiene alcuni utili insegnamenti.

Dal lamento si può dedurre con sicurezza che le due liste regionali “alternative” si confondevano in realtà molto nel normale bailamme di regime. Tuttavia si presentavano come alternative e di estrema sinistra e per questo hanno ottenuto un notevole numero di voti: da sei a nove mila per ognuna delle due regioni. Per l’aspirante parlamentare, una delusione. In realtà un numero sorprendentemente grande. Ragioniamo!

Normalmente il grosso dei voti non si ottiene perchĂ© si fa qualche discorsetto in TV e si affiggono alcuni manifesti. I voti sono principalmente frutto dellÂ’influenza sociale che si crea nel corso della vita corrente. Ă