Fare il lancio pubblicitario di un simil-sciampo
o scoprire lÂ’acqua calda?
Un gruppo di compagni ha dato, con l’opuscolo Dal “che fare?” al “come fare?” una risposta organica alla proposta che la CP ha rivolto a tutte le FSRS e ai lavoratori avanzati di preparare il congresso di fondazione del (nuovo)Partito comunista italiano elaborando il suo programma e costituendo, a partire simultaneamente da più punti, organizzazioni clandestine di partito i cui delegati terranno il congresso. In questo articolo mi occupo di questa risposta. Gli autori dell’opuscolo non si sono dati essi stessi un nome. Dovendo per comodità di esposizione chiamarli in qualche modo, li chiamerò dunque Innominati. Il pregio dell’opuscolo è che gli Innominati danno risposte chiare e univoche a due questioni attuali e avanzano una loro proposta. Tuttavia gli Innominati non nominano esplicitamente né il Progetto di Manifesto Programma né la CP, seguendo la vecchia abitudine di parlare per allusioni che solo gli iniziati e i poliziotti capiscono e stando sulle generali. Ritengo che si tratti di una abitudine cattiva, che ostacola il confronto chiaro, esclude dal dibattito vari compagni, permette di “menare il can per l’aia” e rende difficile la comprensione ai lettori. Per questo per quel che mi riguarda indicherò chiaramente ciò di cui parlo.
Dobbiamo elaborare il programma del partito comunista? Ă