Indice generale dei supplementi alla voce

Commissione Preparatoria

del congresso di fondazione del

(nuovo)Partito comunista italiano

 

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Supplemento 2 a La Voce n. 9

marzo 2002

 indice

1. Chi sono i comunisti e quali sono i loro compiti in questa fase

2. La ricerca quadriennale su "dove va il mondo?" (1998-2001)

3. Alla ricerca dell'identitĂ  del movimento comunista

4. La posizione di classe

5. Il bilancio dell'esperienza presente

6. Ma se non ora, quando costituire il partito comunista?

 

A proposito del Documento Politico per l’Assemblea Nazionale della Rete dei Comunisti di Roma (23 marzo 2002) “Se non ora, quando? La necessità dell’alternativa sociale. Un contributo alla riflessione. Una proposta ai comunisti”.

Articolo di Nicola P. (membro della redazione di La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano)

 

Il Documento Politico [DP] pubblicato in preparazione dell'Assemblea Nazionale della Rete dei Comunisti ha due titoli Se non ora, quando? e La necessità dell’alternativa sociale. Il duplice titolo annuncia le due anime che di fatto si contendono il terreno lungo tutto il documento. Situazione feconda perché "senza contraddizione non c'è vita". Questo è il lato positivo della questione, è uno dei pregi del DP. Questo e il lavoro politico che sta alle sue spalle rendono utile il suo studio. Il difetto principale del DP sta in questo: tesi e obiettivi incompatibili si mescolano ancora confusamente anziché contrapporsi apertamente, tesi e obiettivi semplicemente diversi sono accostati senza indicare e forse senza aver compreso quale è in questa fase il preciso rapporto tra essi, quale di essi è principale in questa fase e quindi qual è l'anello che i comunisti devono afferrare per muovere l'intera catena: ricostruzione del "partito dei comunisti" ("riorganizzazione strategica dei comunisti") o "rappresentanza politica di un nuovo blocco sociale antagonista" e "costruzione del sindacato di classe"? creare le condizioni per riunire i comunisti in partito o "formare quadri e militanti capaci di agire al meglio nelle organizzazioni di massa valorizzandone l'autonomia"? chiamata a raccolta dei comunisti o chiamata a raccolta dei militanti del sindacalismo indipendente e dei movimenti politici rivendicativi e di protesta? costituzione dei comunisti in partito con un programma ben definito o continuazione del lavoro artigianale di individui e piccoli gruppi? identità comunista che continua il vecchio movimento comunista e lo supera o ricerca di una nuova identità? lavorare alla definizione del programma del partito o "lavorare nel campo della teoria"? unire i comunisti o "accumulare forze politiche e sindacali"? Nel seguito cercherò di mettere in luce i principali casi dell'eclettismo che ho enunciato, con una critica che rientra nell'ambito del confronto e scontro in atto nelle FSRS del nostro paese e che costituisce il processo che crea le condizioni per la convocazione del congresso di fondazione del nuovo partito comunista e che fa esprimere a ogni FSRS quanto può dare per la costituzione del partito. Nel novembre 2000 la CP ha proposto a tutte le FSRS di costituire un Fronte per la costruzione del partito comunista (La Voce n. 6). Ciò implicava un programma di lavoro comune per l'obiettivo comune della costituzione del partito. Finora poche FSRS hanno accettato apertamente la proposta, ma di fatto un confronto e uno scontro si stanno producendo tra un numero crescente di FSRS e in ognuna di esse. A questo "lavoro comune" appartiene anche questo mio contributo all'Assemblea Nazionale della Rete dei comunisti, come ad esso appartiene la critica di Umberto C. alle Tesi Programmatiche che Rossoperaio ha pubblicato nel gennaio 01 (Supplemento 1 a La Voce n. 7).

 

1. Chi sono i comunisti e quali sono i loro compiti in questa fase

 

La questione della "identitĂ  dei comunisti" percorre tutto il DP.

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